venerdì 30 gennaio 2015

Recensione:Tutta la luce che non vediamo(All the Light We Cannot See) di Anthony Doerr

Ciao a tutti!In occasione della Giornata della Memoria tenutasi qualche giorno fa,volevo proporvi una recensione su una lettura a tema.

-TRAMA:

È il 1934, a Parigi, quando a Marie-Laure, una bambina di sei anni con i capelli rossi e il viso pieno di lentiggini, viene diagnosticata una malattia degenerativa: sarà cieca per il resto della vita. Ne ha dodici quando i nazisti occupano la città, costringendo lei e il padre a trovare rifugio tra le mura di Saint-Malo, nella casa vicino al mare del prozio. Attraverso le imposte azzurre sempre chiuse, perché così impone la guerra, le arriva fragorosa l'eco delle onde che sbattono contro i bastioni. Qui, Marie-Laure dovrà imparare a sopravvivere a un nuovo tipo di buio. In quello stesso anno, in un orfanotrofio della Germania nazista vive Werner, un ragazzino con i capelli candidi come la neve e una curiosità esuberante per il mondo. Quando per caso mette le mani su una vecchia radio, scopre di avere un talento naturale per costruire e riparare questi strumenti di fondamentale importanza per le tattiche di guerra, un dono che si trasformerà nel suo lasciapassare per accedere all'accademia della Gioventù hitleriana, e poi partire in missione per localizzare i partigiani. Sempre più conscio del costo in vite umane del suo operato, Werner si addentra nel cuore del conflitto. Due mesi dopo il D-Day che ha liberato la Francia, ma non ancora la cittadina fortificata di Saint-Malo, i destini opposti di Werner e Marie-Laure convergono e si sfiorano in una limpida bolla di luce.

-Edizione:Copertina rigida[509 pagine]
-Prezzo:19,00
 -Casa editrice:Rizzoli
-Data d'uscita in Italia:22 ottobre 2014

Il libro tratta di due grandi e delicati argomenti:la seconda guerra mondiale e i bambini affetti da malattie.
Due grandi argomenti di cui non è facile parlare ma è molto facile cadere nel banale o nel rivisto.
Anthony Doerr non cade in tutto ciò,anche se alcuni hanno trovato somiglianze con The Book Thief(Storia di una ladra di libri) di Zusak[non posso nè smentire nè confermare perchè non ho letto questo libro].
Tuttavia la storia è narrata in due punti di vista quello di Marie Laure e Werner alternati entrambi veramente molto corti,secondo me,ciò diviene a discapito nel lettore in quanto non ci si riesce completamente ad amare i personaggi e ad affezionarsi così facilmente quanto ci ritroviamo a fare in altri libri.
In più,le brevi pagine che vengono date ai protagonisti non permettono sviluppi ed intrecci veloci,ma anzi quasi si rimane molte volte allo stesso punto.
Di fatti,la narrazione l'ho trovata parecchio lenta,sfavorendone il permesso di catapultarsi nella storia e non uscirne più.

Il modo di scrittura però è molto sublime,caratterizzato da varie similutudini e metafore.Forse questo lo rende meno scorrevole,ma lo rende un linguaggio ricco,più ricercato e anche adatto alla storia che la contorna da queste immagini che ci vengono proiettate nella mente.

Prima di concludere,volevo spendere due parole sull'edizione italiana,è veramente molto grande e ciò la rende bellissima,ed è caratterizzata da una parte in oro e l'altra con il paesaggio che è soffuso da una luce particolare permessa grazie al tipo di carta usata.


3 STELLE

Nessun commento:

Posta un commento